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Hostel Tour !

Hostel Tour !

 

Un ostello è un posto magico. Ha quell’aria a metà strada tra medioevo e futuro. Un luogo di passaggio, di sosta, di riposo dei trovatori, di conoscenza tra gente sconosciuta, quel limbo in cui ci si confronta da dove si viene e dove si va, scambiandosi informazioni, tirando fuori quella parte arcaica di curiosità nei confronti del mondo. Negli ostelli dei posti dove sono stato ho conosciuto alcune tra le persone più meravigliose che ho incontrato. Una volta, nell’isola di Chiloé, un posto leggendario nel sud del Chile, ho conosciuto una coppia di francesi -in viaggio ci si riconosce subito tra simili cercatori, non solo per il colore della pelle o dei capelli- con i quali ho passato dei giorni favolosi e coi quali sono ancora amico. A distanza di dieci anni ci sentiamo spesso e mi mandano volentieri le loro foto e auguri di Natale. Una volta, qualche tempo dopo il nostro incontro, mi hanno fatto arrivare a casa la foto della loro prima figlia. Si chiama Chiloé.
In questi posti di incrocio di vite si creano questi legami ed energie stupende. Sono posti di condivisione, dove vai se vuoi stare anche con altra gente, in cui probabilmente cucinerai le tue cose e quel che avanza lo metterai nel frigo col tuo nome scritto sopra, ma imparerai un sacco di ricette assurde, mentre chiedi di dove sei cosa fai perché sei qua cosa hai visto che musica ti piace ma dai anche tu sei in viaggio da solo non è poi così male anzi conosci un sacco di gente certo in due o più è più facile però non puoi fare come ti pare ora ti butto un po’ di pasta anche per te ma certo che non è un problema io sono un grande cuoco proverai davvero com’è la pasta italiana anche se qui non ci sono gli ingredienti giusti ma no no no non ci mettiamo sopra lo yogurt tu magari compra un po’ di vino e suoniamo qualche canzone con la chitarra di quei due olandesi che stanno in giardino sull’amaca ma davvero c’è la piscina bello arrivo ma davvero c’è una festa e dove si va tutti insieme si certo oppure no grazie domattina continuo il viaggio all’alba, dove -se sei abbastanza in bolletta o se non t’importa tanto del comfort- userai il bagno di tutti, dove leggerai qualche pagina di libri che non compreresti mai, dove lascerai la tua puntina sulla cartina indicando da dove provieni, dove spererai di trovare nella camerata gente decente e spererai di dormire nella cuccetta di sotto, dove canterai tanti auguri in qualche lingua strana e quasi sempre con la stessa melodia, dove incontrerai persone che non vedrai mai più ma che rimarranno nella tua memoria, dove la colazione sarà indice di qualità del posto, e la quantità di telefoni spenti indice di quanti viaggiatori siano rimasti in circolazione, dove… insomma potrei continuare quasi all’infinito.
Proprio in questi posti, in quelli che hanno lo spazio e la strumentazione per farlo, porterò la mia musica, suonando live, in Italia e speriamo anche all’estero, le canzoni del nuovo album Sos, alcune mie vecchie, e alcune canzoni di altri che per rappresentano l’anima di un viaggio. Sì, viaggiare. Buen viaje! Bon voyage!
Life is a book, and those who do not travel read only one.

Commenti
  • Gianfranco cicconi
    25/04/2017

    La mia GRANDE gioia averti conosciuto BRAVISSIMO calciatore……BRAVISSIMO ragazzo…. ora BRAVISSIMO musicista….ciao Julian un sincero abbraccio .

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