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Mrs. Robot

Mrs. Robot

 

Il 25 ottobre, mentre in Italia l’aspettativa di vita faceva spostare l’età pensionabile a 67 anni, Nord Corea e Usa si lanciavano minacce, Inter e Napoli si giocavano la vetta della classifica, stava per essere approvata la nuova legge elettorale e si teneva la 19esima Giornata Mondiale della Pasta, in Arabia Saudita veniva data la cittadinanza a un robot di nome Sophia.
Per la prima volta nella storia, un robot diventava cittadino. Cittadino vuol dire membro di una collettività organizzata, città o nazione che sia. Una persona con i suoi diritti e doveri. Sophia è, oltre che nuovo cittadino saudita, l’ultima arrivata di una società che si chiama Hanson Robotics. Le sue sembianze -ha il volto di una ragazza- l’hanno fatta diventare una star, partecipa spesso a interviste in giro per il mondo, sorride, ammicca, risponde a tono, sa giocare ed esprimere sentimenti con parole ed espressioni facciali.
Quindi, all’interno di un pannello del Future Investnent Institute, a un certo punto l’intervistatore Andrew Ross della CNBC le chiede: “credi che i robot possano essere consapevoli della loro coscienza e sapere che sono robot?”; Lei gli risponde: “e tu come sai di essere un umano?”.

Avete mai visto Westworld?